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Viene da chiedersi ke cosa stia aspettando Tremotino... Anche Galahad, nonostante il parere contrario del padre, intendeva seguirla. - Io ed Emma siamo cresciuti insieme. - aveva detto il giovane cavaliere. Palpebre socchiuse. Occhi chiarissimi e affilati. Duri. Decisi. Guardava il suo re con la mandibola che tremava. - Siamo cresciuti insieme ed io... mi sento in dovere di continuare a proteggerla e di essere al suo fianco in questa impresa. Vorrei mostrare lo stemma della mia famiglia. Il Cigno. è il simbolo del mio regno. Ed io voglio che lei sappia chi sono. Voglio che mi riconosca non appena mi avvisterà. - Emma... - Non ho forse scelto la parola ‘Swan’ come cognome? - Ma adesso non intendo più nascondermi! Sire, parto per affrontare colei che ritengo responsabile della morte dei miei genitori e della distruzione di Snowing Castle. Voglio che Regina veda questo simbolo. Voglio che sia una delle prime cose che vedrà e che si renda conto che quel tradimento non resterà impunito. "Dove c’è qualcuno che non smette di pensarci con affetto, c’è la nostra casa." Questa sono sicuro D avertela suggerita io,ma sai ke nn mi ricordo + da ki l'ho sentita dire? - Allora pregherò per Voi. - disse Ginevra. - Pregherò per Voi ogni giorno. Pregherò perché troviate la forza di arrivare alla fine di questa impresa. Voi e non solo Voi... anche mio marito e gli altri cavalieri. - Vi ringrazio. Il sorriso di Ginevra era appena accennato. La sua voce era dolce, una di quelle voci che sembravano far rientrare i problemi in una dimensione meno vasta. Era piccola di statura e un po’ gracile fisicamente. In quel momento, là sui camminamenti del castello, sembrava in procinto di dissolversi. Eppure Emma intuiva che, dietro l’aspetto dimesso, vi fosse anche una grande forza d’animo. "Quanti?" "O-R-S-O-N-O.5!" - Adesso io sono un cavaliere. - Oh, sì. Uno dei migliori. Quando avete combattuto contro Percival non credevo ai miei occhi. Sapevo che eravate brava... solo non immaginavo lo foste così tanto. Siete incantevole quando vi battete. E con incantevole... intendo dire che è difficile non guardarvi mentre usate quella spada. - Ginevra le appoggiò una mano sul braccio. Mi fai quasi partire la ship... Tutti Vi guarderanno, in attesa di quel futuro re o di quella futura regina. Certo ke mette un'ansia...!1 nn fa neanche in tempo a sedersi sul trono ke già il popolo inizia a pensare a quando schiatterà e qualcuno dovrà rimpiazzarlo!Ooouhh!Vedete D nn portare sfiga!! - Forse parlate così perché c’è già qualcuno nel Vostro cuore? Qualcuno a cui tenete particolarmente? - domandò Ginevra, sottovoce. Emma ripensò a Graham. Ripensò al loro bacio. Era da tempo che non si soffermava su quei ricordi, visto che era stata molto presa dalla sua missione e dal suo addestramento. Ma conservava ancora dentro di sé la dolcezza di quel momento. - Nessuno. - Nemmeno... Galahad? - Come? - Emma era sbalordita. - Galahad? - Siete molto uniti. Credo che Lancillotto approverebbe. E anche Artù. - Io non amo Galahad. Non nel modo che credete. - Emma pensò al giovane cavaliere della Tavola Rotonda. Era bello, sì. Galahad era bello e generoso, aveva un grande cuore e l’aveva sempre trattata con rispetto. Le aveva insegnato a combattere con la mano sinistra. Ma... sposarlo? Non aveva mai pensato ad una cosa simile. Mai. Nemmeno una volta. Anche questa ship nn sarebbe male,xò... |